i dati dello screening, avviato giorni fa su personale docente e non docente, alunni e familiari conviventi, insieme al migliorato contesto epidemiologico, hanno convinto gli esperti per un ritorno alle attività didattiche in presenza.
Si tratta dello screening con test antigenici rapidi Covid condotto su base volontaria, una metodologia che tuttavia ha incontrato non pochi intoppi nei giorni scorsi.
È però data facoltà ai dirigenti scolastici – lo comunica sempre Anci – «qualora lo riterranno opportuno, potranno scegliere di mantenere la modalità a distanza». Lo stesso vale per i sindaci che «a seguito della valutazione del contesto epidemiologico locale (e quindi del numero di casi positivi nel loro territorio), potranno adottare misure più restrittive e valutare un prolungamento della chiusura».
Le attività di screening perseguiranno nei prossimi giorni «per consentire il ritorno in presenza delle classi fino alla prima media (previste per il 30 novembre)». Restano attualmente a distanza le lezioni per le scuole superiori di primo e secondo grado e per le altre classe elementari.